Le Sibille sono carte da divinazione, conosciute come carte chiacchierine o carte della conversazione.
Hanno raffigurazioni di persone, animali, oggetti e mitologie. L’immagine spesso suggerisce aspetti importanti in una lettura: come per esempio il colore dei capelli di un uomo o di una donna, la fascia di età, ecc.
Si suddividono in 4 semi:
- Cuori
- Quadri
- Fiori
- Picche
Sotto ad ogni carta vi é inoltre una descrizione del loro significato, utile per capire meglio ciò che ci vuole dire la carta.
Le lame (carte) sono 52, anche se c’è un mazzo composto solamente da 36 carte. Queste sono le famose Lenormand. Fu lei a diffondere le Sibille che oggi tutti noi conosciamo.
Madame Lenormand, una giovane sensitiva e cartomante francese, creò questo mazzo usando delle classiche carte da gioco (precisamente da picchetto) arricchendole con disegni e simboli. Iniziò così un’arte “illegale”, per il 1790, facendola finire in carcere per un breve periodo perché aveva predetto la morte di Luigi XVI.
Dopo il suo rilascio aprí uno studio di cartomanzia dove effettuava letture a qualsiasi francese in grado di pagare. La cosa curiosa è che, segretamente, anche gli aristocratici si servivano di lei per sapere cosa riservava loro il futuro, l’aspetto economico, il campo amoroso, ecc.
Nel 1843 Marie Anne Adelaide Lenormand morí, lasciando una cospicua eredità. Da quel giorno molte case editrici iniziarono a creare molti mazzi di Sibille, cambiando immagini e arricchendole con altre 16 carte. Furono riprodotte tutte quelle giovani donne vergini che predissero il futuro in modo importante, come l’avvento di Gesù.
Nei giorni odierni le Sibille vengono utilizzate in cartomanzia in ogni ambito: lavoro, fortuna, amore ecc.
Si leggono non solo al dritto ma anche al rovescio.
Quando escono al rovescio evidenziano difficoltà, stati d’animo particolarmente tristi, depressione profonda, ecc. In pratica diventano l’esatto opposto del loro significato “positivo” .
Dipendono, sia in un verso che nell’altro, le une dalle altre all’interno della lettura.